Uruguay - Brasile Qualificazioni mondiali America del Sud – Segui LIVE su Eurosport l'incontro di Calcio tra Uruguay e Brasile. L'esordio contro le furie rosse porta notevoli rimpianti alla Celeste, che sbaglia un rigore con Ruben Sosa e alla fine non va oltre lo 0-0. I dirigenti calcistici uruguaiani avevano inteso che questo era l'unico modo per evitare che le squadre perdessero calciatori importanti nel mezzo della stagione: con il vecchio calendario strutturato in un solo anno solare, infatti, molti calciatori lasciavano l'Uruguay, al termine del torneo di Apertura (che solitamente si concludeva nel mese di giugno) per trasferirsi in Europa, provocando così una profonda alterazione nelle rose della medesima squadra all'interno del medesimo campionato. Le migliori offerte per Medaglia 1° campionato mondiali di CAlcio Montevideo Uruguay 1930 Football sono su eBay Confronta prezzi e caratteristiche di prodotti nuovi e … Il torneo viene vinto, seppur dopo uno spareggio contro il Paraguay, dalla Seleção padrona di casa, che si mostra fortissima e grande favorita in vista dei mondiali di calcio in programma per l'anno dopo proprio in Brasile. La Celeste, allenata da Leonardo De Lucca, si è nel frattempo arricchita di grandi campioni che la renderanno una delle nazionali più forti di sempre: Pedro Cea, Andrés Mazali, Pedro Petrone, José Nasazzi e José Leandro Andrade, unitamente al veterano Héctor Scarone. Nel finale Cavani è stato espulso La Seleção tenta ripetutamente di trovare il 2-0 con cui pareggerebbe i conti, ma al 77' è gelata da Aguilera: il futuro genoano batte di testa Leão e l'Uruguay riconquista dopo 16 anni la Copa América, la dodicesima della sua storia. Nel frattempo, la Celeste, nelle cui file sono definitivamente entrati molti dei giovani reduci della Copa América 1999, si qualifica ai mondiali di Giappone e Corea del Sud 2002. La Celeste riesce nell'impresa (9 vittorie in altrettante gare disputate)[8] e giunge a Parigi in tempo per l'apertura dei giochi[9]. A livello giovanile le nazionali uruguaiane hanno ottenuto due secondi posti nella Coppa del mondo Under-20 (1997, 2013) ed uno nella Coppa del mondo Under-17 (2011). Gli azzurri riescono a segnare due gol con Baloncieri e Levratto, ma Cea, Campolo e Scarone fissano il punteggio sul 3-2 che porta la Celeste alla sua seconda finale olimpica consecutiva. Il trionfo continentale non porta però sviluppi positivi in casa uruguaiana. NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica. 1605313800 Attualmente, il campionato di calcio uruguaiano si articola, anzitutto, in due divisioni professionistiche: la Primera División Profesional de Uruguay (nel 2010-2011, 16 squadre);; la Segunda División Profesional de Uruguay (nel 2010-2011, 12 squadre). Il secondo decennio del Novecento si apre con un nuovo successo della Celeste. Organizzata dall'Asociación Uruguaya de Fútbol, si disputa dal 1900. La rassegna continentale va in scena proprio in Uruguay e per i padroni di casa le chance di vittoria sono tante: le reti di Míguez ed Escalada sospingono l'Uruguay, che pareggia solo il match contro il Brasile e batte Paraguay (4-2), Perù (2-0), Cile (2-1) e Argentina (1-0). Nel 1932 è divenuta professionistica. L'Argentina è beffata ed eliminata: sarà l'Uruguay a sfidare in finale il lanciatissimo Cile, che nel primo turno ha rifilato un secco 4-0 al Brasile. Football teams - AC Milan Primavera,Ascoli Calcio 1898 FC Primavera or Atalanta Primavera L'anno dopo l'Uruguay fallisce nuovamente nel Campeonato Sudamericano (vinto ancora dall'Argentina), ma nell'edizione 1956 la Celeste torna finalmente sul tetto del calcio latino-americano. Uruguay. Per il passaggio agli ottavi occorre una vittoria contro la Corea del Sud, obiettivo sulla carta abbordabile: invece l'Uruguay rischia grosso e solo un gol di testa del giovane Daniel Fonseca al 90' consente alla Celeste di agguantare il terzo posto. Da allora, la Liguilla scomparve, e le squadre qualificate ai tornei internazionali sudamericani sono definite in base alla classificazione aggregata: il primo classificato e il campione nazionale (o, se vince il campionato la prima nella classifica aggregata, la finalista) si qualificano alla fase a gironi della Coppa Libertadores, mentre la terza alla prima fase; la quarta e la quinta sono qualificate, invece, alla Coppa Sudamericana. Nel 1995 l'Uruguay organizza la Copa América: è l'occasione per rivincere un grande torneo, se non altro contando sul fatto che l'Uruguay ha fino a quel momento sempre vinto nelle edizioni giocate in casa. Il Brasile, anziché difendere il risultato, si riversa in attacco per cercare il gol, lasciando così la difesa scoperta ai contropiede uruguaiani. Il Peñarol vinse quel campionato, ma né l'AUF né la FIFA non hanno mai riconosciuto i titoli dei campionati organizzati da FUF o CP. Uruguay-Brasile, in scena a Montevideo una delle grandi classiche del calcio sudamericano. Allenatore: Lago Millán. ¿Por qué Uruguay tiene cuatro estrellas en su escudo si sólo ha ganado dos Mundiales? L'anno seguente torna la rassegna continentale sudamericana, che da questa edizione prende ufficialmente il nome di "Coppa America". L'Uruguay torna comunque nell'edizione 1926 in Cile, quando può contare sull'apporto di un altro grande della storia del calcio mondiale, Héctor Castro. Gli anni a seguire sono tuttavia migliori per la Celeste, nelle cui file giungono di lì a poco i giovani attaccanti Enzo Francescoli, uno dei più forti calciatori uruguaiani della seconda metà del Novecento, e Carlos Aguilera. Uruguay: Rodríguez; Diogo, Gutiérrez, Acevedo, Agresta; González, Barrios, Cabrera; Aguilera (82' Bossio), Francescoli, Acosta (46' Ramos). La partita, disputata il 16 luglio allo Stadio Brigadier General Estanislao López di Santa Fe, inizia bene per l'Uruguay, che passa in vantaggio dopo appena 5 minuti con Diego Fernando Pérez. Visit the AC Milan official website: all the latest news on the team and club, info on matches, tickets and official stores Selección de fútbol de Uruguay) è la rappresentativa calcistica dell'omonimo paese sudamericano ed è posta sotto l'egida dell'Asociación Uruguaya de Fútbol. Ai mondiali di Brasile 1950 l'Uruguay torna a calcare la scena del torneo iridato. La Celeste, allenata ora da Juan Hohberg, supera con relativa facilità il girone eliminatorio contro Cile ed Ecuador e si accomoda nel gruppo B della fase finale, contro Italia, Svezia e Israele. Calcio Sudamericano, la storia e la sua mission. Gli azzurri fanno la partita e nel secondo tempo chiudono la pratica con Schillaci e Serena: finisce 2-0 e l'Uruguay esce dal mondiale. Venezuela e Paraguay sono facilmente superati dalla Celeste, che chiude prima il girone con il pareggio nella terza gara contro il Messico. All'85' un autogol del proprio difensore centrale Canavessi fa perdere l'Uruguay. L'Uruguay, essendo campione uscente del Sudamerica, entra direttamente in semifinale e si trova di fronte proprio l'Argentina di Maradona e Caniggia. Due anni dopo, nel 1919, la Celeste sfiora il terzo trionfo consecutivo in Brasile, ma viene superata dai padroni di casa nello spareggio, dopo ben 4 tempi supplementari. Tuttavia i pantaloncini ed i calzettoni vengono utilizzati di colore celeste, come la maglia, in alcune partite in cui gli avversari possono avere la stessa combinazione cromatica. Si tratta del primo grande successo della Celeste, oltretutto ottenuto in casa della grande rivale Argentina. All'edizione della Coppa America disputata quell'anno in Paraguay gran parte dei titolari fanno sapere di non voler partecipare, costringendo così l'allenatore Víctor Púa a convocare una squadra di giovani. La finale si disputa il 30 luglio al Centenario e di fronte all'Uruguay c'è, manco a dirlo, l'Argentina. Dopo l'esordio a valanga (6-1 sul Cile), l'Uruguay rifila 7 gol all'Ecuador e batte di misura (1-0) il Brasile. Nahitan Nández riceve il cartellino dall'arbitro. Allenatore: Fleitas. Il 10 gennaio l'Uruguay trova in finale il Brasile, vincitore del gruppo B contro Argentina e Germania Ovest. Marcatori: 47' Friaça, 66' Schiaffino, 79' Ghiggia. È conosciuta anche, per ragioni di sponsorizzazione, come Torneo Uruguayo Copa Coca-Cola. Qui risulta decisivo l'estremo difensore uruguaiano Muslera, che para i rigori di Mensah e Adiyiah, rendendo oltretutto ininfluente l'errore dal dischetto di Maxi Pereira. L'Uruguay vince fortunosamente il girone ed avanza in semifinale, dove affronta il Perù. Gli osservatori se ne vanno soddisfatti già dopo pochi minuti: «Fanno tenerezza, questi poveri ragazzi venuti da tanto lontano», riferiranno al loro ritorno all'allenatore slavo[8][11]. Il primo tempo si chiude con l'Argentina avanti 2-1, ma nella ripresa l'Uruguay è trasformato. Il Cile pareggia però nella ripresa con Zamorano: anche in questo caso saranno decisivi i rigori per decidere chi passerà in finale. Magallanes dal dischetto batte Tavarelli e l'Uruguay è a sorpresa in semifinale. Quando si parla di Sudamerica non si può non parlare anche di calcio. Il difficoltoso avvio della Celeste è rimediato nella terza e ultima partita, il 12 luglio allo Stadio Ciudad de La Plata, contro il Messico, grazie alla vittoria per 1-0 con gol di Álvaro Pereira. L'Uruguay, guidato da Alberto Horacio Suppici, è inserito nel terzo dei quattro gironi iniziali e il 18 luglio esordisce contro il Perù: Castro è il protagonista del giorno, segnando il gol partita (vinta 1-0 dall'Uruguay), il primo realizzato dalla Celeste al Centenario. Nel 2011 vinse la Coppa America sedici anni dopo l'ultimo successo. 1605313800 Privi del loro centravanti, gli uruguaiani vengono sconfitti agli ottavi di finale dalla Colombia per 2-0. Uruguay: Rodríguez; Diogo, Gutiérrez, Acevedo, Agresta; González, Barrios, Cabrera; Aguilera (85' Bossio), Francescoli, Acosta (75' Ramos). Se a livello continentale la Celeste è all'epoca la massima potenza calcistica, nel resto del mondo, specie nella vecchia Europa, è pressoché sconosciuta. Il copione si ripete: Carini para su Aros e Magallanes segna il rigore decisivo. Address Via Orlandini,48 91100 Trapani Country Italy Phone +39 (0923) 416 964 Fax +39 (0923) 548 972 E-mail ufficiostampa@trapanicalcio.it Nelle tre edizioni seguenti del Campeonato, l'Uruguay non è più all'altezza dei fasti del passato, malgrado nel 1945 possa schierare il prolifico attaccante (argentino naturalizzato uruguaiano) del Nacional Atilio García, 8 volte capocannoniere della prima divisione uruguaiana. Negli anni a venire le sfide con la selezione albiceleste sarebbero state numerosissime, dando vita a quella fiera rivalità che avrebbe sempre diviso le due nazionali: teatro dei confronti tra Uruguay e Argentina sono soprattutto la Copa Lipton e la Copa Newton, contese tra le due selezioni rispettivamente dal 1905 e dal 1906.