Il punto di arrivo dell’evoluzione delle pale d'altare è l’Estasi di santa Cecilia, del 1514, conservata alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. [2], The altarpiece was commissioned for a chapel dedicated to St. Cecilia in the Augustinian church of San Giovanni in Monte in Bologna. Il disegno della testa felina della voluta della viola da gamba richiama quello delle teste leonine della sedia del Ritratto di Dona Isabel de Requesens ad indicare un possibile intervento di Giulio Romano[8]. [14], There is an engraving of the painting by Marcantonio Raimondi: it differs significantly from the work, and some scholars have suggested that it reflects a lost sketch for the altarpiece. [3] Given the extraordinary popularity of the painter at this time in his career, it is likely that only such a highly placed church authority could have had any hope of hiring him. da pinacoteca nazionale 01.jpg 1,828 × 3,116; 4.7 MB Raffaello Sanzio, Santa Cecilia in estasi con i santi (1518 circa) 01.jpg 4,000 × 6,000; 3.07 MB St. Cecilia's companions are identified in part by their attributes. According to Giorgio Vasari the musical instruments strewn about Cecilia's feet were not painted by Raphael but by his student, Giovanni da Udine.[1]. (Estasi di santa Cecilia), 1514 - 1516.Olio su tela, trasporto da tavola, Santa Cecilia Pintura de óleo sobre tela en una superficie de 70 cms x 110 cms. [16], Vasari, IV, 349, and III, 545; Vasari (1987), 303–304; Champlin and Perkins (1913), 261. [9], The iconography of the altarpiece is unusual in that rather than portraying a figure or figures to be worshipped, it represents the act of worship itself. [6] While there, it was transferred to canvas. Dopo secoli di esaltazione accademica, la pala godette di una fase di criticismo durante l'epoca romantica, quando la sobrietà dei moti venne letta come appiattimento; oggi invece la critica moderna ne ha ribadito l'importanza fondamentale nel percorso artistico dell'artista e della storia dell'arte in generale[2]. P. Kristeller, "Marc-Antonios Beziehungen zu Raffael", The Expulsion of Heliodorus from the Temple, Portrait of Andrea Navagero and Agostino Beazzano, Portrait of Doña Isabel de Requesens y Enríquez de Cardona-Anglesola, Portrait of Pope Leo X with Two Cardinals, https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=The_Ecstasy_of_St._Cecilia_(Raphael)&oldid=1000831011, Paintings of the Pinacoteca Nazionale di Bologna, Creative Commons Attribution-ShareAlike License, This page was last edited on 16 January 2021, at 23:19. He goes on to note that instrumental music had, since the time of the Greeks, been less esteemed than vocal music. ), olio su tavola trasportata su tela (236 × 149 cm) di Raffaello Sanzio (1483-1520) e della sua bottega, oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. At her feet lie various instruments of music, broken and unstrung. Pindaro La musica è uno dei linguaggi più antichi che l’uomo abbia utilizzato. Raffaello Sanzio e aiuti, Estasi di santa Cecilia , 1514 circa, olio su tavola trasportata su tela, 236 cm × 149 cm Pinacoteca Nazionale, Bologna (© foto Salvatore La Spina) Raffaello Sanzio e aiuti, Estasi di Santa Cecilia, Particolare di Santa Cecilia con i Santi Paolo e Giovanni Evangelista, Pinacoteca Nazionale, Bologna (© foto Salvatore La Spina) C'è anche chi vi legge un'opposizione tra la musica vocale del coro angelico e la musica strumentale, la prima essendo reputata dai Padri della Chiesa superiore alla seconda. Listen to Cinema Concert: Ennio Morricone at Santa Cecilia by Ennio Morricone & Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia on Apple Music. Dovendo fare da pendant a san Paolo, la sua figura non si staglia per effetto del cromatismo delle vesti, che sono di un colore pallido quasi indefinito, dai toni rosa giallo misti a blu e grigio. Completed in his later years, in around 1516–17, the painting depicts Saint Cecilia, the patron saint of musicians and Church music, listening to a choir of angels in the company of St. Paul, St. John the Evangelist, St. Augustine and Mary Magdalene. Sullo sfondo si scorge un paesaggio collinare con, all'altezza del pastorale di sant'Agostino e della spalla sinistra di santa Cecilia, il profilo di una chiesa all'orizzonte, probabilmente quello del santuario di Santa Maria del Monte a Bologna[5]. Tom Henry; Paul Joannides, cit., pag. Oggi, studiare all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia vuol dire scegliere di affidarsi a docenti e professionisti di indiscusso e riconosciuto valore, in grado di ispirare, orientare e sviluppare il talento e la personalità musicale di Fu tra le opere predilette dai Carracci e da Guido Reni (il quale ne realizzò diverse copie parziali ed una intera, esposta in San Luigi dei Francesi, a Roma) ed ebbe un fondamentale impulso per lo sviluppo del classicismo seicentesco. Il paesaggio è dominato da un ampio cielo blu, nel cui mezzo si apre, in uno sfavillante bagliore solare, la teoria dei sei angeli in coro, distinti, da sinistra verso destra, in due gruppi di quattro più due, ciascuno intento a leggere uno spartito. Attorno alla figura di santa Cecilia, l'unica in grado di ascoltare la musica celeste, si trovano quattro santi disposti a semicerchio, che rievocano la forma della "cantoria" celeste. Estasi di santa Cecilia (1514 ca. L’ Estasi di Santa Cecilia (o Santa Cecilia con i Santi Paolo, Giovanni Evangelista, Agostino e Maria Maddalena) è un dipinto (olio su tavola trasportata su tela, cm 236 × 149) realizzato intorno al 1514 circa, (ed ante 1518) dal pittore urbinate Raffaello Sanzio, grande esponente del Rinascimento italiano, ed attualmente conservato nella nella Pinacoteca Nazionale di Bologna. L’Estasi di Santa Cecilia, il capolavoro di Raffaello per la Chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna che la raffigura con in mano un organo portativo e ai suoi piedi vari strumenti musicali, suggella il legame della martire romana Santa Cecilia si trova al centro di una sacra conversazione molto serrata, rappresentata a piena figura mentre, abbandonati gli strumenti musicali dei quali è protettrice, volge uno sguardo appassionato al cielo, coi grandi occhi scuri, dove è apparso un coro angelico che intona una melodia celestiale. Le condizioni conservative sono comunque buone, con tracce di ridipinture dovute ai traumi subiti nell'operazione parigina, che determinarono diverse lacune.[3]. La santa, presa dall’estasi divina, rinuncia alla passione terrena, rappresentata da vecchi Mossakowski, 2; Roger Jones and Nicholas Penny. Commissioned for a church in Bologna, the painting now hangs in that city's Pinacoteca Nazionale. Denominato da alcuni “il dipinto del silenzio”, quest’opera realizzata intorno il 1514 da Raffaello Sanzio (1483-1520), conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, è imperniata sulla presenza di Santa Cecilia attorniata da quattro figure disposte in semicerchio rievocanti la cantoria celeste che a mo’ di cartiglio è inclusa nella parte superiore del dipinto. Denominato da alcuni “il dipinto del silenzio”, quest’opera realizzata intorno il 1514 da Raffaello Sanzio è imperniata sulla presenza di Santa Cecilia attorniata da quattro figure disposte in semicerchio rievocanti la cantoria celeste che a mo’ di cartiglio è inclusa nella parte superiore del dipinto. La commissione della pala d'altare al Raffaello fu patrocinata dal canonico fiorentino e futuro vescovo di Pistoia Antonio Pucci, con il probabile interessamento del cardinale datario Lorenzo Pucci, titolare dei Santi Quattro Coronati, a partire dal 1513[2]. Tom Henry; Paul Joannides, cit., pag. Raffaello Sanzio, Estasi di S. Cecilia: Photo Credits: analisidell’opera.it Raffaello Sanzio, Estasi di S. Cecilia , 1516–1517 Questo dipinto di Raffaello rispecchia l’ estasi di Santa Cecilia , nel momento in cui la santa lascia a terra l’organo volgendo lo sguardo agli angeli in cielo, emblema dell’amore divino. L'ESTASI DI SANTA CECILIA E QUATTRO SANTI DI RAFFAELLO 181 trovano ad un'altezza (reale, e non prospettica) lievemente superiore.13 Ciò contribuisce a far risaltare la Santa come figura centrale della composizio-ne, e a Evidenti a occhio nudo sono le discrepanze nello stile pittorico, ad esempio tra la massa imponente e opaca del san Paolo, alla veste illuminata incidentemente della Maddalena, con riflessi setosi e alabastrini che a Roberto Longhi fecero pensare alla scuola emiliana degli anni immediatamente successivi (come Parmigianino). La scelta dei quattro santi è legata al tema dell'ascesa celeste e dell'estasi: Giovanni e Maddalena secondo la tradizione ascesero infatti al cielo, mentre Paolo e Agostino ebbero visioni dirette di Dio, il primo sulla via di Damasco, il secondo su un litorale, dove gli apparve il Bambin Gesù che gli dimostrò con un esempio l'incomprensibilità umana della natura di Dio[2]. Immediately to her right, John the Evangelist has an eagle, his usual symbol,[7] peeking out around his robes. St. Cecilia's simple belt is a traditional Renaissance symbol for chastity;[13] John the Evangelist was the patron saint of virginity; and Paul praised celibacy in I Corinthians. Si tratta di un rimando alla caducità della musica "terrena", simbolo delle passioni umane (i flauti, i tamburelli ed i cembali, sono connessi al culto di Bacco[4]) rispetto a quella "celeste"[2]. Estasi di Santa Cecilia. Il quadro fu eseguito per la chiesa di san Giovanni in Stream songs including "Nuovo Cinema Paradiso (Tema del The painting was looted to Paris in 1798. Per la rubrica L’Italia chiamò – Capodimonte oggi racconta… vi proponiamo il testo di Riccardo Lattuada, docente di Storia dell’Arte dell’età moderna all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e membro del Comitato scientifico del Museo e Real Bosco di Capodimonte, sul dipinto di Bernardo Cavallino l’Estasi di Santa Cecilia. La disposizione delle figure di santi che circondano la martire è tuttora fonte di interrogativi. Valeriano ascoltò a lungo la moglie ed anche lui si convertì al cristianesimo. restituzione e il rimpatrio di capolavori come l’Estasi di Santa Cecilia e la Trasfigurazione di Raffaello, il Laocoonte e i quattro cavalli in bronzo della Basilica di San Marco, trafugati e trasportati in Francia per ordine di Napoleone. Estasi di Santa Cecilia. L'opera venne commissionata da Elena Duglioli, nobildonna bolognese poi beata, per la cappella consacrata alla santa in San Giovanni in Monte. Dal punto di vista della storia delle pale d'altare, la Santa Cecilia fu un'opera estremamente innovativa, eliminando l'immagine tradizionale della divinità e la mimica devozionale dei personaggi gregari, facendo dell'"estasi" in sé il tema principale della scena: Cristo, in questo senso, è implicitamente contenuto nell'animo della santa, tanto da non avere bisogno neanche di essere accennato nello squarcio paradisiaco, nemmeno con un simbolo tradizionale come la croce o la colomba. In this painting she personifies religious music as a route to union with God. Mossakowski further analyzes the painting as an expression of erudite. La Santa Cecilia di Raffaello, Cf. Beside him, Paul leans on the sword with which he had come to be identified in medieval art. Uno dei problemi della pala è quello dell'autografia. Augustine (wearing his mitre) and Paul look downward; John looks out towards the viewer; the Magdalene looks upward to the angelic host, as Cecilia does. Raimondi's engravings are frequently known to alter Raphael's works, however, so it is not impossible that it represents a free variant of the finished altarpiece rather than a copy of a sketch of Raphael's initial intentions. De Vecchi, cit., pagg. L'opera venne commissionata da Elena Duglioli, nobildonna bolognese poi beata, per la cappella consacrata alla santa in San Giovanni in Monte. She was a close friend of Antonio Pucci, Cardinal Lorenzo's nephew, and most art historians today agree that the Pucci must have served as her agents and advisers with Raphael and that the painting was more likely commissioned for her around 1516, when construction on the chapel was completed. Un documento del 1514, pubblicato da Filippini nel 1925, cita il nome della nobildonna, moglie di Benedetto dell'Oglio, la cui vita spirituale si ispirava a quella della santa, per via del voto di castità nel matrimonio che faceva di lei una sposa-vergine come santa Cecilia, di cui aveva ricevuto anche una reliquia dal cardinale Alidosi[1], legato pontificio a Bologna. Pucci family documents ascribe the commission to Cardinal Lorenzo's nephew, Antonio, a canon of Florence Cathedral.