Incurabile nostalgico, pensava di esser nato nel secolo sbagliato, ma dopo aver visto Ritorno al futuro ha capito che è sempre la stessa zuppa. Fra gli altri, “Sul porto di Livorno”, sognante omaggio alla città natale di Ciampi e al rapporto di amore/odio che li ha sempre legati (brano in realtà già pubblicato nell’album “Ho scoperto che esisto anch’io” di Nada Malanima, contenente brani composti e arrangiati dal trio Ciampi/Marchetti/Pavone). This website uses cookies to improve your experience. L'adolescenza e le prime esperienze musicali Piero Ciampi nacque al numero 12 di via Pelletier nel quartiere Pontino di Livorno[senza fonte]. Il porto delle illusioni. Qui Piero ne approfitta per fare una sorta di “panoramica” sulla propria esistenza, infatti i riferimenti autobiografici sono presenti pressoché dal primo all’ultimo brano. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. Ma gli anni ’60 in generale non rappresentano un bel periodo per Piero, soprattutto per quanto riguarda la sfera personale e affettiva. Solo dopo la morte è stato riconosciuto dalla critica come uno dei padri della canzone d’autore, oltre che uno degli esponenti più alti, con il conseguente recupero delle sue opere. Durante la guerra, a seguito dei furiosi bombardamenti che fecero migliaia di vittime tra i livornesi, la famiglia Ciampi sfollò nelle campagne pisane per tornare a Livorno solo diversi anni dopo la fine … Nella più classica interpretazione dell’espressione “riconoscimento postumo”, sin dal giorno della sua morte, ciclicamente, si rievoca Piero Ciampi. Un cantautore che, se solo avesse voluto, avrebbe potuto stare in cima al piedistallo, ma quello non era il suo posto. Morì all'età di 46 anni in un letto d'ospedale. Piero Ciampi. Video-montaggio della canzone di Piero Ciampi, cantautore livornese, tra i più grandi: Adius Il soprannome “l’italianò”, alla francese, Piero se lo guadagnò a Parigi, dove si recò (come a suo tempo fece anche Amedeo) per cercare un ambiente nuovo, viste le poche soddisfazioni che all’epoca gli regalava la scena toscana. Required fields are marked *. Sicuramente il suo noto rapporto con la bottiglia, del quale egli stesso parlerà nelle sue canzoni, non aiutava: “Ha tutte le carte in regola Per essere un artista. In Radioeco dal 2019. A Vendrame piaceva raccontarsi come anti-convenzionale, e alla stampa italiana piaceva descriverlo così. ... Tanto nessuno sa chi è Piero Ciampi”. 1 talking about this. “Ha tutte le carte in regola per essere un artista(…)Vive male la sua vitaMa lo fa con grande amore”. La radio degli studenti dell’Università di Pisa, “Io ho sempre creduto che Piero Ciampi fosse quello che valeva di più di tutti noi. Tu sei pazza, vuoi spiegare Una vita con due frasi.”. d – Dopo la morte è stato sovente dimenticato, esattamente come in vita. Dai problemi coniugali, le problematiche del rapporto di coppia, fino all’affidamento dei figli, ma anche brani su altri temi sociali, come “Il lavoro”. These cookies will be stored in your browser only with your consent. ", 1977), Playlist e selezioni Piero Ciampi nacque a Livorno, in via Roma, proprio di fronte alla casa in cui nacque Amedeo Modigliani, dal secondo matrimonio del padre che era commerciante di pelli. Troverà la morte a Roma, per un cancro all’esofago, il 19 gennaio del 1980, assistito dal medico, amico nonché cantautore Mimmo Locasciulli. Piero Ciampi era un grande artista, ma per molta gente era soltanto un alieno. Negli anni successivi si sentirà di tanto in tanto parlare ancora di Ciampi, ad esempio grazie alla sua celebre apparizione dal vivo al Club Tenco nel ’76. I suoi testi, malinconiche poesie sulla solitudine, sui disagi esistenziali, sui suoi amori e amicizie, sono un perfetto riflesso delle sue travagliate vicende di vita, sia personali che professionali, che lo portarono ad essere a un tempo uno degli autori più omaggiati e apprezzati della sua epoca, all’altro uno dei più controversi. O forse questo mondo non era tagliato per Piero Ciampi. Tuttavia il lavoro, pur mettendo in luce le sue qualità liriche e poetiche, non riscosse pressoché alcun successo, sia a livello di critica che di pubblico. Durante la Seconda guerra mondiale, a seguito dei bombardamenti sulla città, la famiglia Ciampi sfollò nelle campagne pisaneper tornare a Livorno solo diversi anni dopo la fine del conflitto. Sarà infatti su invito di Reverberi che, all’inizio del 1960, Ciampi si trasferirà a Milano per lavorare con l’etichetta Ricordi insieme a Franco Crepax. Livorno rimarrà sempre la sua città di riferimento, che Piero dovrà abbandonare una prima volta già nel 1943, dopo il primo tragico bombardamento della citt… Piero invece al microfono se la cava con una parola sola: “Amatevi”. ", 1977), Il Giocatore (dal programma Rai "Piero Ciampi, No! Il più poeta, il più lirico, il più artista, il più folle.”. di Valeria Cappelletti; LIVORNO – A 40 anni dalla morte di Piero Ciampi che si celebrano domani, 19 gennaio, la sua città natale lo ricorda con un’edizione speciale del Premio Ciampi.A Piero l’Italiano come veniva chiamato a Parigi, hanno reso omaggio molti cantanti, musicisti e attori registrando album, suonando i suoi brani durante i concerti o recitandoli. Sebbene l’impegno di Gino Paoli e di Fabrizio De André (il quale non smise mai di ritenere opportuno “pagar pegno a Ciampi”), abbia contribuito in maniera determinante a sdoganarne l’opera. Un uomo molto simile sotto vari aspetti al noto Modigliani, che ironicamente nacque proprio nella casa di fronte a quella dove molti anni prima era nato il celebre pittore. Nel ’75 esce la raccolta “Andare, camminare, lavorare e altri discorsi”, antologia di brani estratti dai due precedenti album, fatta eccezione per due inediti. Click to share on Twitter (Opens in new window), Click to share on Facebook (Opens in new window), Click to share on Telegram (Opens in new window), Click to share on WhatsApp (Opens in new window). Qui si presenteranno per Piero le prime occasioni di incidere le sue composizioni, e proprio in questo periodo, dopo la registrazione di qualche singolo, verrà alla luce il primo album di Ciampi, intitolato semplicemente “Piero Litaliano” (1963), senza l’accento francese. Le ultime, rilevanti gesta musicali di Piero si collocano fra il 1975 e il 1976. Un film di Umberto Migliaccio, Luca Mandrile, Claudio Di Mambro. Uno è la title-track, un brano che fra sonorità blues/funk e il solito stile di canto “cabarettistico” di Piero punta i riflettori, con intenzione decisamente satirica, sul mondo del lavoro, sempre più esigente e spietato, legato al fenomeno del consumismo e dell’industrializzazione all’epoca in crescita. Rockol - il tuo sito per le notizie di musica. Sempre in collaborazione con Marchetti, tira fuori per questo album dei testi che forse sono fra i suoi migliori, ma che rispetto ai precedenti lavori si dirigono (come anche le musiche del resto) verso lidi ancor più cupi e decadenti. “In questo fottutissimo imbroglio tra la vita e la morte, i miei calli al cuore sono tutte le volte che mi sono battuto”, è uno degli aforismi fulminanti di Vendrame. L’amicizia tra Ezio Vendrame e Piero Ciampi purtroppo non dura a lungo, a causa della prematura morte del cantautore, che proprio la notte precedente il suo decesso ha un diverbio con il calciatore. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Se si pensa alla figura-stereotipo del “cantautore maledetto”, dalla personalità problematica e complessa, è difficile non operare un paragone con Piero Ciampi. Il suo talento è infatti sempre andato a braccetto con un carattere notoriamente difficile, dovuto tanto alla sua intrinseca personalità quanto all’innata insofferenza nei confronti delle logiche di mercato del mondo musicale e discografico. L’album successivo, “Io e te abbiamo perso la bussola” (1973) prosegue nella stessa direzione. ", 1977), Tu No (dal programma Rai "Piero Ciampi, No! ... Gli anni '70 e la morte We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. varie, Andare camminare lavorare... e altri discorsi. Piero Ciampi è stato un poeta e un cantautore italiano.Solo dopo la morte venne riconosciuto dalla critica come uno dei padri della canzone d’autore.I testi delle sue canzoni raccontano il mondo delle persone deboli, degli emarginati; vite disgraziate, minate dal dolore e dall’ingiustizia. Se incontra un disperato Non chiede spiegazioni.”. Piero Ciampi cominciava a bere di primo mattino, per schiarirsi le idee, innaffiandole e mescolandole in piccole poesie fino a che il sonno non concedeva una tregua ai suoi cattivi pensieri. Cantautore livornese riscoperto post mortem, con una carriera paragonabile a quella di un poeta maledetto, una vita costernata di problemi e di dipendenze da alcool; poeta e cantante, vagabondo con una sensibilità fuori dal comune, reietto tanto della società quanto dello spettacolo. Il sontuoso jazz orchestrale caratteristico del primo LP è quasi del tutto sparito, lasciando il posto ad arrangiamenti meno densi e più intimistici. Non disponibile “Io sono il più grande, perché mi posso permettere di prendere 300.000 Lire a sera e mandare un altro a cantare al mio posto. Già da diversi anni il cantautore Bobo Rondelli reinterpreta soprattutto nei live alcuni pezzi di Ciampi così come l'altro livornese Luca Faggella che a Ciampi ha dedicato un intero album di cover (Luca Faggella canta Piero Ciampi). You also have the option to opt-out of these cookies. Poche settimane dopo, il 19 gennaio 1980, in un ospedale romano il cuore di Piero Ciampi smette di battere. Piero Ciampi nacque al numero 1 di Via Roma a Livorno. Poiché è di fatto impossibile riassumere degnamente la vita intera di un musicista nello spazio di un articolo, tanto meno una vita densa (seppur breve) come quella di Piero, lascio da ascoltare qualcuno dei suoi brani a me più cari, che (IMHO) ritengo fondamentali per la comprensione della sua opera musicale: “Ha tutte le carte in regola““Te lo faccio vedere chi sono io” “40 soldati 40 sorelle”“Sul porto di Livorno”“In un palazzo di giustizia”“Andare, camminare, lavorare”. Morte a credito: Piero Ciampi si spegne a Roma il 19 gennaio del 1980, non di cirrosi, come aveva accuratamente predisposto, ma di cancro, e il medico che lo assisterà “fino all’ultimo minuto” è, ironia della sorte, anche lui un cantautore: Mimmo Locasciulli. Piero Ciampi (Livorno, 28 September 1934 – Rome, 19 January 1980) was an Italian singer-songwriter. Your email address will not be published. c – Piero Ciampi è morto il 19 gennaio 1980, a Roma, per un cancro alla gola. Fra le più conosciute, “Ho bisogno di vederti”, che sarà interpretata da Gigliola Cinquetti e cantata in finale al Festival di Sanremo del 1965, dove otterrà il 4° posto. Proprio Locasciulli per ricordare Piero inciderà più avanti una delle sue canzoni, “Tu no”. Era il 1980 Piero Ciampi è odiato dai colleghi, dai discografici, dalle radio e dalle televisioni. Piero Ciampi, ogni notte, collezionava donne di cui poche ore dopo a stento ricordava il nome, solo due ne ha amate veramente e le ha perse entrambe, per colpa sua e per sempre. Piero Ciampi non era tagliato per questo mondo. Due parole su Piero Ciampi… Quando ho scoperto Piero Ciampi, o quando lui mi ha incontrato (non so bene…), inizialmente tramite i suoi dischi, successivamente con le poesie, mi ha subito colpito questo amore per il dettaglio che colloca tra le strofe, in maniera apparentemente sbadata, ma totalmente efficace. Un quartiere popolare abitato da sempre da piccoli mercanti e portuali. I testi delle sue canzoni raccontano il mondo delle persone deboli, degli emarginati. Studente di Discipline dello spettacolo all’Università di Pisa e “musicofago” da sempre. Invece nulla, per trovare facilmente un disco di Piero Ciampi sarebbero dovuti arrivare i primi anni ’90, circa 15 anni dopo la morte prematura dell’artista. Era sul fondo che si trovava veramente a suo agio, insieme agli umili, ai vinti, ai falliti, ai miserabili; a tutti quelli che la vita, un po’ come lui, non l’avevano mai capita fino in fondo. Ma Che Buffa Che Sei (dal programma Rai "Piero Ciampi, No! Pochi mesi dopo sarà la volta dell’ultimo effettivo lavoro di inediti di Piero: “Dentro e Fuori”. Piero Ciampi sputa in faccia al successo ogni volta che può e, scommetteteci pure, gode come un pazzo a mandare tutto in vacca. Di quest’album Reverberi curò la produzione e gli arrangiamenti orchestrali, molto presenti in tutti i brani, capaci di legare ad una musicalità all’epoca decisamente pop (forse troppo per Piero) i testi sempre nostalgici e decadenti. Discography Single. Dopo essere stato scaricato dalla RCA ormai spazientita all’etichetta sussidiaria Amico, qui conoscerà Gianni Marchetti, compositore di talento, anche se poco conosciuto, specializzato in colonne musicali per film.