alla misura cautelare domiciliare, che è cosa diversa dalla semplice notifica dell’ordinanza custodiate) che, alla presenza dei marescialli S. e R. (che in realtà erano assenti) il signor Ce. Tags: douglas adams praticamente innocuo arthur dent. In dit artikel leggen we je uit hoe je dat doet. pen., sent. Ne’ puo’ sostenersi che sussistesse una situazione di incertezza in ordine al numero civico di residenza, poiche’ questo risultava dal certificato anagrafico acquisito dalla Commissione di gara e prodotto in giudizio; non puo’ darsi rilievo ad una mera fotocopia della carta di identita’ del (OMISSIS), la quale neppure riporta tale dato. 497-bis (possesso di documenti falsi) 8 Ottobre 2014 Il falso impossibile: tra esigenze di tutela del bene giuridico e principio di offensività 1. 483 c.p. per essere il reato estinto per prescrizione; annulla la medesima sentenza agli effetti penali quanto all’ulteriore imputazione di cui all’art. 5, n. 43952 del 13/04/2017, Pettinelli, Rv. 1.1. 51166/2013; 6 Maggio 2014 Sul significato dell’espressione “ trovato in possesso ” nell’art. Tags: i soliti ignoti mario monicelli vittorio gassman er pantera. BELMONTE Maria Teresa – Consigliere. 328 c.p., perché il fatto non sussiste. Nel caso in esame, si dovrà pertanto (ri)valutare, alla luce delle coordinate interpretative sopra indicate, segnatamente del principio di diritto, testè riportato sub 1.2. che le riassume, in sintesi. We associate experience and innovation to create products that speed up the industrial processes. SENTENZA Del tutto contraddittoriamente, la Corte di appello aveva ritenuto che la mancata indicazione del numero civico nella carta di identita’ impedisse alla commissione di gara di venire a conoscenza dell’esatto numero civico di residenza del (OMISSIS) e quindi della circostanza che egli coabitava con suo padre (OMISSIS) e quindi aveva ritenuto la mancanza del numero civico sulla carta di identita’ un sintomo di maggiore scaltrezza dell’imputato, il cui comportamento appariva subdolo. 293 c.p.p. Innanzitutto, con riferimento al reato di falso, secondo la sentenza impugnata la falsità commessa dal C. sarebbe innocua perché: "premesso che sussiste il "falso innocuo" nei casi in cui l’infedele attestazione (nel falso ideologico) o l’alterazione (nel falso di falso materiale) siano del tutto irrilevanti ai fini del significato dell’atto e del suo valore probatorio e non esplicano effetti sulla sua funzione documentale, nel caso di specie l’apposizione sul verbale delle firme false del S. e del R. , (due marescialli dei carabinieri), si è tradotta esclusivamente nella inveritiera attribuzione della paternità dell’atto a questi ultimi e non ha dunque inciso sulla verità sostanziale che lo stesso era diretto a provare consistente nell’esecuzione del provvedimento cautelare. CTRL + SPACE for auto-complete. principio del falso innocuo e all’obbligo di soccorso di cui all’art. 100% Upvoted. 21/01/2014) Rv. E detto sistema di comunicazione interna, secondo il dichiarato del comandante di compagnia A. , non solo non si è rivelato del tutto inefficace, atteso che l’atto, pervenuto presso la stazione di Montalto Uffugo, non è stato protocollato in ingresso a causa di disfunzioni interne all’ufficio, ma all’epoca non era neanche desueto, potendo accadere che venisse utilizzato per qualunque tipo di comunicazione nei casi di scarsa dimestichezza con lo strumento della posta elettronica o negligenza e superficialità dell’operante. 2, n. 3609 del 18/01/2011, Sermone, Rv. Locazione: gli obblighi del locatore e del conduttore. Sono due atti diversi, e con funzione diversa, il verbale di sottoposizione alla misura cautelare e la notifica dell’ordinanza custodiate, il primo è falso non solo perché reca le firme false dei due agenti, quanto anche nella misura in cui attesta che in realtà i predetti sottufficiali erano presenti al momento dell’esecuzione della misura cautelare, circostanza questa certamente non corrispondente al vero. Non si era in presenza di due documenti riportanti dati diversi, ma di un unico documento, il certificato anagrafico, riportante il dato mancante nella fotocopia della carta di identita’. anche qualora non venga sottoscritta dal pubblico ufficiale poiché, anche le dichiarazioni sostitutive, sono comunque considerate come fatte al pubblico ufficiale. Falso "innocuo": il patrocinio è gratuito, ma la sanzione va pagata 23 Febbraio 2009 L'incompleta dichiarazione sostitutiva per l'accesso al beneficio anche nel processo tributario costituisce reato Con una interessante sentenza - la n. 6591 del 27 novembre 2008 - le sezioni unite penali della Corte di cassazione hanno definitivamente 409/410 Nè tanto meno poteva darsi rilievo a un presupposto giustificatorio non rilevante ovverosia al fatto che l’imputato, Comandante della stazione dei Carabinieri, non sapesse usare il fax o la PEC, trattandosi peraltro di circostanza che non può ritenersi neppure assodata alla stregua degli atti (anzi da quelli allegati dalla parte civile emergerebbe il contrario). Il terzo motivo di ricorso e’ inammissibile per manifesta infondatezza, atteso che ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche il giudice puo’ limitarsi a prendere in esame, tra gli elementi indicati dall’articolo 133 c.p., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, sicche’ anche un solo elemento attinente alla personalita’ del colpevole o all’entita’ del reato ed alle modalita’ di esecuzione di esso puo’ essere sufficiente in tal senso (Sez. Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Per una migliore comprensione e lettura del saggio completo sulla locazione  si consiglia di aprire il PDF... Write CSS OR LESS and hit save. Dichiarare il falso nell’autocertificazione è un comportamento che può costare molto caro: nel peggiore dei casi fino a 6 anni di carcere.Questo perché chi compila il modulo di autocertificazione e lo consegna alle Forze dell’ordine si assume la responsabilità civile e penale delle informazioni rese.. 328 c.p. save hide report. L’indicazione di un numero civico di residenza diverso da quello risultante all’anagrafe era del tutto irrilevante, poiche’ esso non era un elemento necessario della domanda di partecipazione alla gara, ne’ un presupposto di ammissione alla gara stessa; si trattava di un dato neutro che non poteva incidere sull’esito del procedimento. (cfr. Tale distinzione e precisazione iniziale s’impone, sia perché il controllo di questa Corte è circoscritto ai motivi dedotti, sia perché diversi sono i poteri del giudice di rinvio a seconda che l’annullamento sia stato pronunciato per violazione o erronea applicazione della legge penale, oppure per mancanza o manifesta illogicità della motivazione, giacché, mentre, nella prima ipotesi, il giudice è vincolato al principio di diritto espresso dalla Corte, restando ferma la valutazione dei fatti come accertati nel provvedimento impugnato, nella seconda può procedersi ad un nuovo esame del compendio probatorio con il limite di non ripetere i vizi motivazionali del provvedimento annullato. Il Tribunale aveva assolto i coimputati, ritenendo insussistente il fatto loro ascritto, non essendo dimostrato che le imprese a loro riconducibili e quella di (OMISSIS) fossero tra loro collegate nel modo sopra descritto, ma aveva condannato (OMISSIS) per avere egli indicato nella domanda di partecipazione alla gara di appalto di risiedere ad un numero civico diverso da quello risultante all’anagrafe. info@studiodisa.it Di Dario Di Maria ¶ Inviato su Ius, Management, Uncategorized ¶ Tag autocertificazione, decadenza, falsa dichiarazione, falso innocuo, sentenza cassazione, sezioni unite ¶ Lascia un commento Corte di Cassazione Penale, SS.UU., sentenza n. 14723 dep 12 maggio 2020 5, Sentenza n. 2809 del 17/10/2013 Ud. 483 c.p. June 06, 2011. 5, n. 2809 del 17/10/2013 – dep. 25674/2011), Sentenza inventata, condanna per falso materiale (Cass. (OMISSIS), nato a (OMISSIS); Ciò nonostante, la Corte territoriale nella sentenza impugnata afferma: "Premesso che sussiste il falso innocuo quando l’infedele attestazione (nel falso ideologico) o la compiuta alterazione (nel falso materiale) sono del tutto irrilevanti ai fini del significato dell’atto e del suo valore probatorio e pertanto non esplicano effetti sulla funzione documentale, nel caso di specie l’apposizione sul verbale delle firme false del S. e del R. , due marescialli dei carabinieri, si è tradotta esclusivamente nella inveritiera attribuzione della paternità dell’atto a questi ultimi e non ha dunque inciso sulla verità sostanziale che lo stesso era diretto a provare consistente nell’esecuzione del provvedimento cautelare. Il falso ideologico si configura nei casi in cui il pubblico ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni, attesti falsamente che un fatto sia stato compiuto o sia avvenuto in sua presenza; il falso è innocuo e quindi non punibile per mancanza di offensività in concreto solo se non offende il bene tutelato, laddove nel caso di specie il bene tutelato offeso è la fede pubblica. ha natura ricognitiva degli adempimenti esecutivi compiuti che nel caso di specie risultano formalmente e materialmente riconducibili al solo imputato, il quale, nel consegnare al Ce. Con il secondo motivo il ricorrente lamenta violazione di legge per avere ritenuto sussistente la violazione dell’articolo 483 c.p. falso innocuo, ed ha assolto l’imputato, pur trattandosi di falsificazione del verbale di sottoposizione, di tale Ce.Ca. Per lo stesso motivo non puo’ sostenersi che la fotocopia della carta di identita’, priva dell’indicazione del numero civico, abbia tolto valore alla falsa indicazione contenuta nell’autocertificazione. 2. (Sez. Il procuratore speciale della parte civile, S.G. , ha a sua volta dedotto due motivi. nonché agli effetti civili quanto al suddetto reato di cui all’art. Donec sit amet dapibus. falso innocuo. 5. 15-09-2019. Pen. c.p., nonché agli effetti civili quanto al suddetto reato di cui all’art. con rinvio per nuovo esame ad altra Sezione della Corte di Appello di Catanzaro. c.p. La Corte di appello ha aggiunto che l’obiettivo della condotta era quello di impedire alla Commissione di gara di accorgersi che tra le due societa’ concorrenti vi fosse una cointeressenza tale da creare interferenza nella procedura di gara, atteso che il padre dell’odierno ricorrente era amministratore unico della (OMISSIS) s.r.l. Conclude il ricorrente che si tratta di elementi che consentono di escludere l’innocuità del falso contestato, indi cita la giurisprudenza di questa Corte al riguardo, (in particolare una delle ultime sentenze della Cassazione, Sezione 5 n. 8200 del 2018) ed afferma che i giudici di legittimità ricordano in diverse pronunce che il falso ideologico si configura nei casi in cui il pubblico ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni, attesti falsamente che un fatto sia stato compiuto o sia avvenuto in sua presenza e che il falso è innocuo solo se non offende il bene tutelato, laddove nel caso di specie il bene tutelato offeso è la fede pubblica e il falso commesso dall’imputato non può essere considerato innocuo in quanto l’immutatio veri riguarda la presenza al compimento dell’atto di polizia giudiziaria di due carabinieri che non hanno partecipato nè alla redazione dell’atto medesimo nè all’attività che quell’atto era destinata ad attestare, attesa altresì la funzione probatoria del verbale di sottoposizione a misura cautelare personale, che non si limita alla mera attestazione, da parte degli agenti operanti, di tipo comunicativo circa l’esecuzione rituale del provvedimento restrittivo, ma risiede anche nella attestazione delle circostanze e delle concrete modalità operative dell’atto di polizia giudiziaria ad opera di chi lo ha effettuato.In altri termini, la funzione probatoria riguarda sia il fatto della sottoposizione rituale di un soggetto alla misura cautelare personale disposta dal giudice, sia che determinati pubblici ufficiali di Pg abbiano concretamente eseguito quella attività, sulla quale, peraltro, nell’ambito del procedimento penale possono assumere anche la veste di testi in ordine alle modalità e ai tempi di esecuzione della misura cautelare.Nè tantomeno, infine, potrebbe assumere rilievo l’intento che muove l’agente, trattandosi di fattispecie configurate come reati di pericolo e connotate dal dolo generico. teoria del “falso innocuo”, che troverebbe applicazione in tutti quei casi in cui “il falso [.] 5, n. 11498 del 05/07/1990, Casarola, Rv. I giudici, in particolare, hanno affermato che la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà priva di una delle molteplici sottoscrizioni degli apparenti dichiaranti non integra la fattispecie del falso innocuo o grossolano, posto che la mancanza di una firma, pur incidendo sulla completezza strutturale dell’atto, non lo rende inidoneo al raggiungimento dello scopo e non elimina il pericolo di lesione dell’interesse … È evidente che la Corte catanzarese con una siffatta valutazione, argomentata nei termini e modi testè indicati, sia innanzitutto incappata in un percorso motivazionale del tutto illogico e non lineare, innanzitutto perché ancorato ad una circostanza del tutto ultronea rispetto alla fattispecie criminosa, quale il movente della condotta, che in quanto tale al più avrebbe potuto essere considerato, e sempre unicamente ad colorandum, all’esito della verifica della integrazione o meno dell’ipotesi di reato contestata, che, si rammenta, consta del rifiuto indebito di atto di ufficio che per ragioni di giustizia deve essere compiuto senza ritardo; esso, invero, partendo da tale presupposto non conferente si snoda poi attraverso la valorizzazione di ulteriori circostanze di fatto marginali e non determinanti - quali la presenza o meno in servizio di persona deputata all’inoltro del fax ovvero all’utilizzo del mezzo telematico, non potendo dipendere la prontezza di un adempimento da circostanze dipendenti dall’organizzazione dell’ufficio, rispetto al quale il C. stesso rivestiva peraltro il ruolo di maresciallo capo; l’utilizzo di un mezzo alternativo ché però in alcun modo avrebbe potuto garantire l’immediata comunicazione, presupponente peraltro, quanto meno, anche un riscontro di ricezione da parte dell’effettivo destinatario; l’assunta esistenza di una prassi, che difficilmente può riferirsi, però, anche a casi analoghi a quello in esame in cui si trattava di comunicazione dell’esecuzione di misura cautelare, e comunque indicata come sintomatica di leggerezza o negligenza -, che parimenti non possono costituire i motivi fondanti l’esclusione della sussistenza del fatto, risolvendosi essi piuttosto in fattori accidentali, corollari non determinati sotto il profilo costitutivo-integrativo della fattispecie de qua, che andava pertanto esaminata, e motivata, innanzitutto sotto il profilo - suo proprio - oggettivo. 25941/20), Reato suggerire risposte al telefono al candidato d'esame (Cass. Inno Claudio Serramenti - Infissi alluminio ferro a San Sebastiano al Vesuvio (Na) Al rigetto del ricorso consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento. Ricorre "falso innocuo" quando la falsificazione determina un'alterazione irrilevante ai fini dell'interpretazione dell'atto non modificandone il senso. St., V, 24 novembre 2011 n. 6240 e giurisprudenza colà citata) che la lex specialis non preveda una sanzione espulsiva espressa per la mancata osservanza di puntuali prescrizioni sulle modalità e sull’oggetto delle dichiarazioni da fornire. in modo ingannevole l’esistenza in vita o la presenza dell’interessato in una certa data od in un certo luogo. In altri termini il falso è innocuo quando l'attestazione infedele nel falso ideologico ovvero l'alterazione nel falso materiale non esplicano effetti sulla funzione documentale dell'atto stesso. 46 del … sul punto sia il verbale dibattimentale allegato dalla difesa che la sentenza di primo grado). e agli articoli 192 e 530 c.p.p.. Corte di Cassazione, ordinanza n. 29284 dep. 6. "inutile", nel falso, cioè, che cade su un atto, o su una parte di esso assolutamente privo di valenza probatoria (Sez. 4.2. Col primo motivo denuncia inosservanza o erronea applicazione della legge penale con riferimento al disposto di cui all’art. tali da giustificare il ventilato trattamento di favore (l’imputato avrebbe consentito al cautelato di non subire controlli per tutto il fine settimana). Suggerire ad un candidato le risposte ad un esame via telefono è reato. Isola A/3 – Scala B – 4° Piano int. In altri termini, l’imputato che aveva ricevuto l’ordine da parte del GIP del tribunale di Cosenza di dare esecuzione alla misura cautelare domiciliare con la espressa delega al controllo sulla misura dei carabinieri di Montalto Uffugo, dapprima ha redatto un falso verbale di sottoposizione alla misura portando presenti i marescialli S. e R. , in realtà assenti, apponendo firme false al loro posto, ed ha, poi, omesso di comunicare tempestivamente ai Carabinieri di Montalto Uffugo, preposti al controllo, la sottoposizione del detenuto alla misura cautelare domiciliare con conseguente impossibilità da parte dei predetti Carabinieri di controllare il detenuto dal 15 gennaio al 20 gennaio 2010. Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale. Il ricorso e’ infondato. 1. Ed invero, da essi risulta, piuttosto, che la comunicazione per il concorso in vigilanza per il controllo della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto il Ce. Ahò! Modestino ha dedotto quanto segue.La Corte territoriale ha ricondotto l’ipotesi di falso contestata alla fattispecie del cd. 476 c.p., comma 2 e art. Col secondo motivo deduce vizio argomentativo con riferimento alla contestazione di rifiuto di atti di ufficio di cui al capo B della rubrica, lamentando, innanzitutto, il vizio di travisamento della prova per avere la Corte territoriale, da un lato, omesso di valutare prove decisive presenti agli atti e, dall’altro, travisato prove parimenti emerse dall’istruttoria dibattimentale.Quindi, procede ad indicare le varie diverse prove che si assumono oggetto del dedotto travisamento rispetto alle quali vengono anche prodotti i rispettivi atti e verbali dibattimentali che le contengono, e, sulla base delle indicate omissioni e dei travisamenti individuati, conclude che deve ritenersi sussistente anche il reato di rifiuto di atti di ufficio.Ed invero, dalla omessa, tempestiva, comunicazione della sottoposizione del Ce. (cfr. Nel caso di specie, il partecipante alla gara aveva l’onere di attestare la propria residenza mediante autocertificazione, cosicche’ la falsa attestazione cade proprio sul dato che attraverso l’autocertificazione il partecipante era tenuto ad attestare. Sulla base della ricostruzione del fatto operata dalla Corte di appello il falso non puo’ dirsi innocuo, proprio perche’ attraverso la falsa indicazione il (OMISSIS) intendeva occultare alla commissione il suo rapporto di convivenza con altro amministratore di societa’ partecipante alla gara, ossia suo padre, nella convinzione che tale indicazione avrebbe potuto impedire la partecipazione alla gara di appalto oltre che alla societa’ nella quale egli formalmente rivestiva la posizione di direttore tecnico, anche alla societa’ amministrata da suo padre. info@pec.studiodisa.it, +39 081 877 4842 24916301). Tale atto oggetto di falsificazione, è assistito da fede privilegiata, sia con riguardo alla sua provenienza, sia alla autenticità delle firme dei soggetti intervenuti, e sia con riferimento alla effettiva presenza dei marescialli al momento di formazione dell’atto. Il Collegio ha avuto modo di precisare, inoltre, che si ha falso innocuo, od inutile (e, quindi, una concreta manifestazione di un “reato impossibile “ per inesistenza dell’oggetto od inidoneità dell’azione ex art. sul ricorso proposto da: udito il difensore dell’imputato, avv. Con il primo motivo lamenta violazione di legge e difetto di motivazione in relazione all’articolo 483 c.p. 476 cpv. falso innocuo o inutile; laddove quello avente ad oggetto il reato di rifiuto di atti di ufficio è accoglibile sotto il duplice profilo del denunciato vizio argomentativo per contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione e per travisamento probatorio; rispetto a quest’ultimo delitto va però rilevata l’intervenuta maturazione della prescrizione, risalendo il fatto-reato al 18.1.2010 il termine, pari a sette anni e mezzo ai sensi degli artt. In sostanza la Corte di appello afferma che la errata indicazione del numero civico nell’autocertificazione e la modificazione della copia della carta di identita’ non dell’originale, del quale non si fa menzione nella sentenza – allo scopo di impedire che da essa risultasse l’esatto numero civico erano componenti di un’unica condotta volta ad occultare alla Commissione la convivenza di padre e figlio, che avrebbe potuto allertare la Commissione e indurla a ritenere sussistente l’esistenza di un unico centro di interessi. 3. Nel caso oggetto dell’impugnazione in esame, in realtà, nel corpo dell’atto si parla anche, proprio, al plurale, si dice "noi" laddove gli altri due marescialli erano assenti per essersi già allontanati dalla sede di servizio, ed in definitiva si attesta essere avvenute le circostanze indicate nell’atto medesimo alla presenza anche degli assenti, dei quali sono infine apposte le firme false.). era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, che l’ordinanza applicativa della misura gli era stata notificata e che erano state date al Ce. 2.1. share. 476 c.p., comma 2 articolando argomentazioni che sono sostanzialmente analoghe a quelle sviluppate dal sostituto procuratore generale, trattandosi di identica tematica afferente il falso contestato, affrontata soprattutto sotto il profilo della differenza tra il falso innocuo e il falso fidefacente. 2.3. Non solo questo non è sempre vero, ma è follemente, pazzamente, stupidamente, vermoignominiosamente falso!" ), la condotta di colui che nella dichiarazione sostitutiva di certificazione, presentata al Comune e preordinata ad ottenere la reintestazione dell'autorizzazione amministrativa relativa ad un pubblico esercizio, attesti falsamente di non aver riportato condanne penali, in quanto detta autocertificazione riveste la funzione (art. Gratuito patrocinio, autocertificazione falsa non comporta revoca se reddito sotto soglia Il beneficio può essere revocato solo nelle ipotesi previste dagli artt.