Watson commise un errore, uscendo di pista, e perdendo così due posizioni, a vantaggio di Lauda e Peterson. Al sesto giro, però, si ritirò Peterson, per noie al sistema di alimentazione e al giro 24 Mario Andretti fu costretto a una sosta ai box per sostituire la gomma posteriore destra. Al quinto passaggio Andretti si riprese la testa della corsa. Il nordirlandese perse così diverse posizioni. [26] La Shadow chiese inoltre un risarcimento per la violazione del copyright di 60 milioni di dollari e altri 420 milioni per i danni subiti. Nel corso del weekend del Gran Premio di Germania 1978 venne annunciata la nascita del campionato ProCar quale supporto delle gare di Formula 1, a partire dalla stagione 1979. Il grassetto indica che una vettura di quel costruttore ha ottenuto la pole, il corsivo indica il giro veloce, anche se non ottenuti dalla vettura che ha marcato la posizione migliore. [20], Dal GP di Zolder l'Alfa Romeo impiegò Bruno Giacomelli, pilota con già con 6 gran premi alle spalle, nel biennio 1977-1978, alla McLaren. Al venticinquesimo giro Lauda passò Stuck che, poco dopo, fu costretto al ritiro per un guasto all'alimentazione. Nelle posizioni di rincalzo si mise in luce Reutemann che in pochi giri passò dal quindicesimo al settimo posto, passando anche il suo compagno di scuderia Gilles Villeneuve, anche lui con problemi alle gomme. Alla quarantesima tornata Gilles Villeneuve, in quel momento secondo, fu costretto a rientrare ai box con una gomma anteriore dechappata e l'ala anteriore rotta. Jarier fu però costretto al ritiro al giro 55, per la mancanza di carburante. Nella convinzione che Reutemann venisse penalizzato di un minuto per la spinta all'avvio, che poi non venne comminata, sul podio si presentò Didier Pironi. Il 17 agosto 1978 era stato ufficializzato il passaggio di Jody Scheckter dalla Wolf alla Scuderia Ferrari per la stagione 1979. [21], Dal Gran Premio di Brasile prese parte al mondiale l'Arrows. Il leader della gara, Villeneuve, attese il giro 15 per cambiare le sue gomme: ripartì secondo, dietro a Jody Scheckter. Il gran premio tornerà, ma in forma autonoma, e non onorifica, solo nel 1983. La soluzione venne contestata dalle altre scuderie, in quanto tale dispositivo sarebbe un elemento aerodinamico mobile, vietato dal regolamento. Scheckter, Peterson e Gilles Villeneuve scalarono così di due posizioni. Willy Kahusen y "Kojima" llegaron a un acuerdo, Los mejores equipos de F-1 se trasladan en Sudamerica, F.1: Nilsson y Patrese en el "Ambrosio Racing Team", Nichols pide casi 4.000 millones de pesetas a Arrows en concepto de perjuicios. La Martini saltò poi i gran premi di Spagna e Svezia, e abbandonò definitivamente il mondiale prima del Gran Premio di Monza. Il titolo dei piloti è andato per la prima volta a Jody Scheckter e il titolo costruttori per la sesta volta alla Ferrari. Qualsiasi altra scuderia che avesse voluto partecipare a una gara iridata avrebbe dovuto disputare le prequalifiche e i suoi piloti non avrebbero potuto segnare punti validi per il mondiale.[66]. Dalle retrovie stava rinvenendo Patrick Depailler che passò John Watson e Jean-Pierre Jabouille, mentre Patrese riusciva ad accodarsi alla coppia Scheckter-Lauda. Un giro dopo Lauda passò Peterson. Furono i primi punti iridati per un pilota irlandese. La FOCA aveva invece chiesto di poter continuare a sperimentare il dispositivo. Settantunesima vittoria per la Lotus, che così eguagliava il record della Scuderia Ferrari. La gara del pilota della Wolf terminò al giro 33 per un guasto al propulsore. Si prospettò l'ipotesi che all'Arrows potesse essere ritirata la licenza. Intervenne il capo della FOCA, Bernie Ecclestone, che minacciò l'Arrows di non accettare l'iscrizione alla sua organizzazione (che distribuiva gli introiti dei diritti televisivi e degli ingaggi fra le scuderie) per il 1979 se avesse deciso di far correre Patrese. A cinque giri dal termine René Arnoux fu costretto ad una sosta ai box negli ultimi giri per un rabbocco di carburante perdendo così il podio e rientrando in pista sesto. Nel corso del weekend del Gran Premio di Germania 1978 venne annunciata la nascita del campionato ProCar quale supporto delle gare di Formula 1, a partire dalla stagione 1979. La Theodore Racing poi non prese parte alla trasferta nordamericana della F1, così come la BS Fabrication e la Sachs. Con questo risultato la Lotus si aggiudicò per la settima volta la coppa Costruttori. Un giro dopo e l'altro ferrarista Gilles Villeneuve si ritirò per un problema all'impianto di alimentazione. Dietro allo svedese vi erano Jody Scheckter, Patrick Depailler, Reutemann (che non aveva riportato danni), James Hunt e Jacques Laffite. I gestori del circuito, visto il brevissimo preavviso, risposero intervenendo sulla seconda Hondenvlak e realizzando una chicane temporanea. [42] Zunino venne confermato anche per il gran premio seguente, quello degli USA-Est. Il Gran Premio di Watkins Glen tornò invece ultima gara stagionale, al posto del Gran Premio del Canada. Andretti impresse un ritmo molto alto alla gara, riuscendo subito a scavare un certo margine sugli inseguitori. Nessuna scuderia fu costretta a scartare punti nella stagione. Al 52º passaggio Villeneuve sorpassò Riccardo Patrese e si portò in quarta posizione. La testa venne prese da Gilles Villeneuve, davanti ad Alan Jones; Jody Scheckter, che partiva in ottava fila, scelse una traiettoria esterna alla prima curva per evitare collisioni, ma uscì di pista, rientrando in fondo al gruppo. In soli due giri, l'australiano guadagnò 3,1 secondi. Ronnie Peterson partito male, rimase intruppato fra diverse vetture, con gli ultimi dello schieramento partiti praticamente lanciati. Al giro 12 Fittipaldi passò Peterson, entrando sul podio virtuale della gara. [52], La scelta ricadde su questo impianto costato circa due miliardi di dollari,[53] dopo aver esaminato otto zone differenti di Montreal. Peterson raggiunse e superò Depailler. [60] Ecclestone annunciò anche la possibilità che un gran premio potessere essere disputato nell'Est Europa, localizzato probabilmente in Unione Sovietica. Al quarantaseiesimo giro Depailler, leader della gara, a causa dell'afflosciamento di una gomma, arrivò lungo alla curva dopo i box ed uscì di pista. All'inizio del giro 25, la maggior parte delle monoposto montava gomme slick, visto che la pioggia era ormai cessata, tranne i tre battistrada, Villeneuve, Jones e Arnoux. All'ottavo giro Nelson Piquet superò Regazzoni e si portò sul podio virtuale dietro Villeneuve e Alan Jones. A Long Beach l'irlandese Derek Daly sostituì Eddie Cheever all'Hesketh, dopo aver già preso parte anche al BRDC Int. James Hunt colse invece il ventitreesimo, e ultimo, podio della sua carriera in F1. Mass perse diverse posizioni a causa di una sosta ai box e, al giro 54, anche Gilles Villeneuve fu costretto all'abbandono per un problema alla trasmissione. Dal Gran Premio di Germania la Theodore Racing rientrò nel campionato utilizzando la Wolf WR3. Poco dopo il canadese subì una foratura e andò a sbattere contro le barriere sotto il tunnel, a oltre 200 km/h, ritirandosi. Vi furono invece i soliti cambi di sede, dovuti all'alternanza fra circuiti della stessa nazione. Non vi furono novità tra i circuiti e le gare previste dal mondiale. Il gran premio fu il trecentesimo valido per il campionato mondiale di Formula 1. Laffite continuava a perdere posizioni scendendo fino al nono posto in pochi giri. Tambay fu poi costretto all'abbandono, per testacoda, al giro 34. [8] L'Alfa Romeo venne gommata dalla Goodyear, anche se inizialmente venne prospettato l'impiego di gomme Michelin.[9]. Nei primi giri Regazzoni passò sia Jabouille che Laffite, che a sua volta venne passato anche dal pilota della Renault. Anxche James Hunt andò in crisi con le gomme, tanto che venne passato al giro 52 da Peterson e, nei giri seguenti, anche da Laffite e Niki Lauda. Tre giri dopo, però, un guasto al motore della sua monoposto, lo costrinse al ritiro. Dopo un'attesa di circa 50 minuti, la gara riprese con le vetture schierate secondo la classifica al momento della sospensione: primo Peterson davanti a Depailler, John Watson, Laffite, Pironi, Lauda, Hunt e Clay Regazzoni. Poco prima del via la Lotus di Mario Andretti presentò dei problemi tecnici che dovettero essere riparati in pista dai meccanici della scuderia britannica. Al ventiquattresimo giro Laffite mancò una marcia così Jones poté portarsi al comando della gara. A pochi giri dal termine Jacky Ickx passò Mass, conquistando la quinta posizione; il belga mise sotto pressione anche Nelson Piquet, ma senza successo. Jarier resistette in pista per diversi giri, pur perdendo delle posizioni, a causa delle crisi delle gomme; ciò lo costrinse a una sosta al 47º giro. Si ripresentò nuovamente la Martini, sempre con René Arnoux come unico pilota, mentre la McLaren presentò solo due vetture ufficiali. James Hunt conquistò subito il comando della gara, precedendo Mario Andretti, Carlos Reutemann, John Watson, Gilles Villeneuve e Riccardo Patrese. Vennero infine abbattute delle piante alla Ascari per garantire maggiore visibilità e la stessa banchina venne arretrata.[59]. Furono ben 7 i piloti francesi al via del mondiale. Dal Gran Premio del Jarama la Hesketh abbandonò definitivamente il mondiale, dopo 52 gran premi iridati, una vittoria titolata (il Gran Premio d'Olanda 1975 con James Hunt) e una in una gara fuori campionato, un giro veloce, sette podi e il quarto posto nella Coppa Costruttori nel 1975. Al via Patrick Depailler conquistò la vetta della gara, precedendo Alan Jones, Nelson Piquet, Jacques Laffite, Mario Andretti e Clay Regazzoni, Jody Scheckter e Gilles Villeneuve. Pochi giri dopo il canadese fu superato dalle due Renault di Arnoux e Jabouille, che già al quarto giro si era portato al quarto posto. Derek Daly, quarto, andò in testacoda mentre Piquet, dopo aver segnato il primo gpv della carriera, quando era all'inseguimento di John Watson, fu costretto al ritiro per un guasto alle sospensioni, a cinque tornate dal termine. [67] Le sedici gare, inizialmente previste, venivano divisi in due "gironi" da otto gare ciascuno: erano validi solo i quattro migliori risultati per girone. Successivamente però la firma di contratto con la CBS per la trasmissione del gran premio consentì di trovare nuove risorse. [55] Ecclestone giustificò la scelta, che avrebbe eliminato il Circuito di Monza dal calendario, non essendo previsti due gran premi in Italia, con la scarsa qualità delle strutture del tracciato brianzolo e dalla mancata progettazione dei lavori richiesti. Un giro dopo Jabouille perse ancora una posizione, a vantaggio di Jean-Pierre Jarier. Nelson Piquet si ritirò al secondo giro per un testacoda alla Woodcote, mentre René Arnoux passò Mario Andretti. Questa iniziativa non ebbe però seguito. Come annunciato già nell'estate dell'anno precedente, Niki Lauda abbandonò la Scuderia Ferrari per approdare alla Brabham motorizzata Alfa Romeo, dove fece coppia con Watson. La classifica rimase congelata fino al quarantacinquesimo giro quando Niki Lauda fu capace di passare Andretti. Al 23º giro Reutemann si ritirò per la rottura di una sospensione. The series is owned by Liberty Media, an American mass media company controlled by its founder and chairman John C. Malone, through its wholly owned subsidiary, the Formula One Group. Il tracciato, lungo 6,975 km, avrebbe ricalcato il disegno di quello del vecchio autodromo e sarebbe stato costruito in una zona ancora da individuare, a Nord di Milano. Inizialmente la Kauhsen aveva utilizzato come pilota, nei test, il belga Patrick Nève. Dopo la decisione giudiziaria la Commissione Sportiva Internazionale intimò agli organizzatori di ammettere alla gara Patrese, pena la perdita di valenza, per il gran premio, di gara valida per il campionato mondiale. La casa milanese decise perciò in un primo momento di ritirarsi dal gran premio;[42][43] successivamente si giunse a un compromesso in cui alla casa venne concesso di partecipare alle prove del sabato ma con una sola vettura. Ora la classifica vedeva in testa Jarier, seguito da Gilles Villeneuve, Jody Scheckter, Alan Jones, Carlos Reutemann, Riccardo Patrese e Derek Daly. Dalle retrovie si fece avanti Ronnie Peterson che passò le tre vetture a gomme Michelin e, al giro 35 si trovò quarto, dietro a Jones. Jean-Pierre Jarier rientrò così in zona punti. Alla curva di Sainte Devote, Carlos Reutemann, autore di una brutta partenza, venne tamponato da Niki Lauda; nell'impatto la vettura dell'austriaco fece forare la posteriore sinistra del ferrarista. Peterson aveva delle fratture agli arti inferiori ma è ancora cosciente, e venne estratto a fatica da ciò che restava della sua vettura mentre Vittorio Brambilla, colpito al capo da uno pneumatico perso da qualche vettura, venne trasportato all'ospedale privo di coscienza in condizioni critiche, mentre un altro pilota, Hans-Joachim Stuck, rimase anch'egli colpito da una ruota impazzita, ma senza gravi conseguenze. Reutemann abbandonò al settimo giro, quando era terzo, per un guasto all'unità per l'estinzione degli incendi, che cadde nell'abitacolo e lo ostacolò sulla pedaliera. Mario Andretti iniziò ad attaccare Patrick Depailler: i due lottarono per la quarta posizione a lungo, con la Lotus capace di passare nella parte mista e la Ligier che continua a ripassare nel rettilineo. L'australiano della Williams, Jones, si ritirò al giro ventisei per un guasto alla frizione. Ultimatum di Ecclestone per il G. P. del Brasile, INTERLAGOS (JOSÉ CARLOS PACE & AYRTON SENNA), Domani prove a Monaco, No al G.P. Passò a condurre così Villeneuve. [2], Successivamente saltò il Gran Premio del Giappone, per cui il numero di gare si ridusse a 16. L'Alfa tornò nel campionato utilizzando la struttura dell'Autodelta, nome ufficiale della scuderia al mondiale. L'altra scuderia francese che fece l'esordio, anche se solo stagionale, la Renault, portò Jean-Pierre Jabouille, come l'anno precedente. La classifica vedeva sempre primo Andretti, che comandava su Villenueve, Peterson, Patrese, Reutemann e Mass. Dopo la prima sessione di prove libere, dove aveva ottenuto il diciottesimo tempo, Niki Lauda annunciò il suo ritiro immediato dalle corse,[44] per dedicarsi alla sua compagnia aerea, la Lauda Air. Il giro successivo Scheckter passò Depailler, che scontava dei problemi al cambio. La stagione 1977 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, la 28ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 20ª ad assegnare il Campionato Costruttori. La Shadow ottenne con Elio De Angelis i primi punti dell'anno, e gli ultimi in assoluto (primi punti iridati anche per il pilota romano), così come la ATS che colse i primi punti come costruttore (aveva ottenuto dei punti con Jarier ma facendo correre una Penske) grazie a Hans-Joachim Stuck. Al via, la testa della gara venne presa da Patrick Depailler, che precedeva Jacques Laffite, Gilles Villeneuve, Carlos Reutemann, Jody Scheckter e Mario Andretti. Al giro 42 Laffite fu costretto a una sosta ai box per un problema alle candele. La stagione 1985 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, la 36ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 28ª ad assegnare il Campionato Costruttori. La classifica vedeva sempre primo Jones, seguito da Clay Regazzoni, René Arnoux, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Jacques Laffite e John Watson.