Sono parimenti consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio, critica o recensione, purché accompagnate dal nome dell'autore dell'articolo e dall'indicazione della fonte, ad esempio: Luca Martini, La discrezionalità del sanitario nella qualificazione di reato perseguibile d'ufficio ai fini dell'obbligo di referto ex. Bianco Lavoro utilizzate solitamente immagini prodotte in proprio dai propri autori e fotografi. E così qualcuno ti ha offerto un lavoro notturno, o comunque un lavoro che prevede di lavorare alcune notti! periodo notturnoil “periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino “ Ecco come abbiamo riassunto le principali regole in materia. Lavori con esposizione a temperature notevoli: fonderia, siderurgia ecc…. Attività di maneggio denaro come biglietterie, casse, caselli autostradali, distributori di carburante ecc…. In bocca al lupo. Non sono obbligati a prestare lavoro notturno: a) la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il … Quando il datore di lavoro può rifiutarsi di concedere l’esonero dal lavoro notturno al padre convivente (lettera a)? Esonero lavoro notturno Esonero lavoro notturno padre Lavoro notturno Lavoro notturno normativa Limitazioni al lavoro notturno Ministero del Lavoro. Il diritto, infatti è esercitatile dal padre solo se la madre è tenuta a lavorare di notte. Questo bioritmo è caratterizzato dalla secrezione d numerose sostanze biologiche direttamente dall’organismo, come ad esempio il cortisolo, da cui dipende anche la variazione delle temperature per il corpo e altri parametri di fondamentale importanza direttamente collegati al sistema circolatorio. art 365 cod. Settore edilizia, lavori stradali o di scavo. 81/08 e articolo 2381 c.c. Le ore devono essere almeno 7 e queste sono le fasce orarie indicate dalle normative. Viene definito lavoratore notturno, un soggetto che svolge almeno 3 ore di lavoro nelle fasce orarie che definiscono il periodo notturno, o una parte di ore più cospicua sempre in riferimento alle fasce orarie prese in considerazione sopra. Ebbene, la legge vieta di destinare al lavoro notturno, da mezzanotte alle 6, le donne dal momento dell’accertamento della gravidanza fino a quando il bambino compie un anno di età. In particolare nelle donne, i lavori notturni possono provocare l’irregolarità del ciclo mestruale e una maggiore tendenza all’aumento dello stress, ansia e disturbi del sonno, in maggiore misura rispetto ai colleghi uomini. Stesso discorso per chi soffre di ulcera, problemi digestivi di natura gastrica e duodenale. Il lavoro notturno è invece regolato dagli articoli da 15 a 17 della legge 17 Ottobre 1967 n.977, modificati con il decreto legislativo n.345 del 4 Agosto 1999. 4. Esonero dal lavoro notturno 04 Settembre 2009 Francesca Bertinelli L’articolo 11, comma 2, Decreto legislativo 66 del 08.04.2003, prevede che “non possono essere obbligati a prestare lavoro notturno”: a) la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore ai 3 anni o, alternativamente a questa, il lavoratore padre Sede legale e amministrativa Nel caso in cui sopraggiungano determinate condizioni di salute che rendano non idoneo il soggetto a lavorare di notte, egli può essere trasferito a svolgere la propria attività lavorativa di giorno. Il lavoro notturno è regolamentato dalla dal Decreto Legislativo 66/2003 per quanto riguarda alcuni aspetti dell’organizzazione degli orari di attività lavorativa. Durata del lavoro notturno • Art.13 del D. Lgs.66/2003 stabilisce che l’orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l’individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più InFOROmatica S.r.l. ROMA Al Signor Francesco La posizione di privilegio riservata alla madre si fonda sulla particolare posizione e funzione della stessa rispetto ai bisogni materiali e biologici del bambino. > Volevo porvi una questione riguardo il diritto all'esonero dal lavoro > notturno. Ai sensi dell’art. Come abbiamo già specificato nei paragrafi precedenti, il lavoro notturno ha una soglia massima di 8 ore lavorative al giorno calcolate su un massimo di 6 giorni lavorativi con 1 giorno di riposo obbligatorio, in caso di full time, ossia settimana lunga. Il controllo viene ripetuto ogni anno dal medico aziendale per valutare se l’inidoneità sussiste ancora oppure no. Ai sensi della legge numero 104 sono es… Il presente articolo vieta categoricamente alle donne in stato di gravidanza di svolgere qualsiasi attività lavorativa dalle ore 24 alle 06 del mattino, regola inoltre le categorie che non devono svolgere questo tipo di attività lavorativa. La norma sanzionatoria dettata dall’art. 0 645 . Il lavoro notturno è regolamentato dal D.Lgs. Il lavoro notturno viene svolto in Italia da circa 3 milioni di persone ed è attualmente molto richiesto viste le molteplici attività che richiede una turnazione sulle 24 ore. Innanzitutto, per lavoro notturno si intende il lavoro svolto per 7 ore consecutive, comprendente l’intervallo tra le 24 e le 5 del mattino. La normativa italiana, invece, impone un esonero automatico dal lavoro notturno che va al di là della protezione accordata in ambito comunitario, superando ampiamente anche i La norma generale, cioè il d.lgs.66/2003, fissa solo i lavoratori che hanno diritto ad essere esonerati dal lavoro notturno (la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa; la lavoratrice o il lavoratore che sia l’unico genitore affidatario di … Fax 051.98.43.529 È vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino. Hai quindi deciso se accettare o meno il tuo lavoro notturno? Madre di bambino con età minore di tre anni; se non lo chiede la madre lo può chiedere il padre convivente; 2. 2. Settore dell’ordine pubblico: pronto intervento, polizia, protezione civile. Facebook Twitter LinkedIn Messenger Messenger Email Stampa. Il Dlgs 66/2003 modificato dal Dlgs 213/2004 prevede che possa rifiutarsi di effettuare lavoro notturno la madre di bambino inferiore a 3 anni o unico genitore affidatario e convivente di … Questo tipo di lavoro viene riconosciuto come usurante per tutta una serie di motivi che nei prossimi paragrafi approfondiremo, per questo il lavoratore ha l’opportunità di andare in pensione in anticipo. 051.98.43.125 Questo perché tendono ad alterare il bioritmo naturale e il ciclo vitale di un essere umano, ossia il ritmo circadiano. Un esempio pratico per chiarire la maggiorazione dello stipendio di chi svolge questo tipo di attività lavorativa, è sicuramente la maggiorazione del CCNL dei metalmeccanici. Non possono essere inserite nei turni di lavoro notturno, dalle 24 alle 6, nemmeno le donne che hanno accertato lo stato di gravidanza, dal momento in cui sanno di aspettare un figlio fino al compimento dell’anno di età del bambino. Il diritto è, invece, esercitatile dalla madre anche se il padre non è un lavoratore notturno, trattandosi di diritto proprio. 66/03 “Riforma della disciplina in materia di orario di lavoro in attuazione delle direttive 93/104/Ce e 2000/34/CE”, dove in questo decreto troviamo le definizioni di periodo notturno e lavoratore notturno. Viceversa, il lavoratore notturno dorme quando il corpo è in uno stato di riattivazione diurna, questo fattore limita la qualità del sonno e del riposo, in quanto il corpo è predisposto per essere attivo e le funzioni vitali sono in uno stato di allerta. Nelle attività lavorative viene definito come periodo notturno ogni lavoro svolto per almeno sette ore consecutive e che è compreso nell’intervallo di tempo che va dalle 24:00 alle 05:00 del mattino. n.66 del 8 aprile 2003, dal D.L. 1. Settore sanitario – assistenziale: medici, infermieri. Se l'autore non è altrimenti indicato i diritti sono di Inforomatica S.r.l. Lavori in aziende con elevato rischio di incidenti e impianti chimici di complessa struttura. L’articolo 13, invece, regola la durata dell’attività lavorativa svolta di notte e l’articolo 14 tutela le prestazioni. Ecco la lista di chi può avere l’esonero dal lavoro notturno: Anche chi ha subito operazioni chirurgiche rilevanti (traumi cranici, malattie neurologiche, cardiopatie, affezioni epatiche o polmonari), chi soffre di diabete o epilessia, asma, disturbi del sonno, o i soggetti che sono legati all’assunzione di particolari farmaci in determinate ore, sono esonerati dallo svolgere attività lavorative notturne. Sono davvero tanti i settori che richiedono questo tipo di prestazione, alcune attività sono più usuranti di altre, ma nel complesso lavorare di notte può provocare risvolti negativi per la salute e compromettere il benessere fisico e psichico del lavoratore. In passato si riteneva erroneamente che chi svolgesse attività lavorative notturne potesse alterare il bioritmo, ma non è così. La pubblicazione di contributi, approfondimenti, articoli e in genere di tutte le opere dottrinarie e di commento (ivi comprese le news) presenti su Filodiritto è stata concessa (e richiesta) dai rispettivi autori, titolari di tutti i diritti morali e patrimoniali ai sensi della legge sul diritto d'autore e sui diritti connessi (Legge 633/1941). Il lavoro notturno è un fenomeno in crescita continua e coinvolge circa 3 milioni di italiani che regolarmente svolgono questo tipo di attività lavorativa. Tel. Nei prossimi paragrafi approfondiremo e ti illustreremo le norme e le informazioni più rilevanti per soddisfare ogni tua curiosità riguardo questa tipologia di lavoro. In più, non possono essere obbligati a lavorare di notte la madre o, in alternativa, il padre … L’articolo 11 della normativa riguarda le limitazioni, quindi regola l’idoneità a svolgere questo tipo di attività lavorativa, che può essere valutata e accertata solo dalla struttura sanitaria pubblica. Author: psper19 Created Date: 11/2/2010 12:42:05 PM Title () ROMA Al Signor Giuseppe PROIETTI CONSALVI Vice Segretario Generale O.S.A.P.P. Le ipotesi che consentono l’esonero dal lavoro notturno riguardano: - la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore ai 3 anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa. Il diritto di esonero dal prestare lavoro notturno è riconosciuto al lavoratore padre convivente solo qualora la madre non abbia esercitato la facoltà di rifiutare l’esecuzione di prestazioni di lavoro notturno. Controllo impianti, quadri di comando o segnaletici. Il lavoro notturno non è semplicemente svolgere un’attività di notte, ma come già detto, deve avere delle caratteristiche e dei requisiti particolari. Stalking, Delega della posizione di “datore di lavoro” ed obblighi non delegabili in materia di sicurezza sul lavoro (tra articolo 16 D.Lgs. n.151/2001, puoi chiedere l’esonero al lavoro notturnose appartieni ad una delle seguenti categorie: 1. Per altre immagini è in possesso di licenze, tra le quali: Bianco Lavoro è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 4.0 Internazionale, Chi può essere esonerato dal lavoro di notte e perché, Retribuzione del lavoro notturno, è prevista una maggiorazione, Quali sono le attività lavorative dove è maggiormente richiesto lavorare di notte, Il lavoro notturno è usurante: cosa vuol dire e quali sono le conseguenze e i risvolti negativi per la salute, Come fare per non sentirti frustrato al lavoro, Lavorare come assistente di volo (hostess e steward): formazione, guadagno, opportunità e lista compagnie aeree, Prestazione occasionale: cosa è, modelli e come gestirla, Cassa integrazione guadagni: come funziona, tipologie e come richiederla, Il licenziamento della lavoratrice durante la gravidanza, Cosa è la NASpI, funzionamento, a chi spetta e come richiederla, Funzionamento delle pensioni precoci, requisiti e come presentare domanda, Cos’è il riscatto laurea e calcolatore online, Come calcolare le ferie non godute 2020, come non perderle e tassazione, al netto del riposo diurno, avrai tempo libero durante il giorno per la tua vita personale, è più facile cambiare lavoro e trovarne uno nuovo quando sei disponibile al lavoro notturno, di notte si lavora solitamente con più “pace” (dipende ovviamente dalle situazioni), si “scombina” l’orologio biologico che hai impostato sin da neonato, se hai famiglia (specialmente figli), i rapporti familiari possono essere stravolti, se non ci si organizza bene con il riposo durante il giorno ci si può addormentare (o quasi) al lavoro, Qualora le strutture pubbliche sanitarie e il medico competente certifichino che un. 3. Inserisci il tuo indirizzo email. I lavori che si svolgono di notte vengono definiti lavori usuranti, in quanto pesano maggiormente a livello fisico e anche a livello psichico rispetto ai lavori diurni. L'esonero dai turni di guardia e/o di pronta disponibilità fa riferimento esclusivamente al lavoro notturno. Quanto si guadagna in più, quali sono i rischi per salute. ESONERO DAL LAVORO NOTTURNO : REGOLE, PRASSI, ECCEZIONI . Per quanto riguarda le tipologie della durata, una nota della circolare precedentemente enunciata presenta una differenza sostanziale tra settimana lunga che prevede 6 giorni lavorativi e settimana corta che ne include non più d 5. Questo decreto appena citato include tutte le definizioni del periodo notturno che abbiamo analizzato sopra, la durata massima di questo tipo di attività lavorativa, chi può essere esonerato, le limitazioni e la tutela per questo tipo di attività. Lavoro notturno 2. A prescindere dal divieto assoluto a lavorare di notte che opera nei confronti della convivente, a fronte di comprovate ragioni di salute, dobbiamo indagare se la stessa: - era lavoratrice dipendente tenuta al lavoro notturno, - e aveva esercitato il diritto di esonero. 532/99). Bene, ora è il momento di valutare pro e contro, di capire quali sono i tuoi diritti e come è disciplinato il lavoro notturno. In ogni caso ora hai tutte le informazioni per valutare! Anche quando, ad esempio, si svolge un’attività lavorativa notturna di 5 giorni, il sesto viene considerato un giorno a zero ore di lavoro. Il testo dell’articolo 53, così come modificato dall’articolo 11 del D.lgs 80/2015, disciplina alcune limitazioni al lavoro notturno. 53 comma 2 – lettera a) del D.L.vo 26/03/2001 n. 151. Con la circolare n. 8/2005 il Ministero del Lavoro ha stabilito che le ore lavorative notturne devono essere pari al massimo ad 1/3 della giornata, ossia 8 su 24. 1. Una madre lavoratrice che ha un figlio di età inferiore ai 3 anni o un lavoratore padre che convive con lei,non sono obbligati a svolgere attività lavorative notturne. In tal caso, al padre convivente con la stessa non viene riconosciuto l’esonero. È consentito scaricare, prendere visione, estrarre copia o stampare i documenti pubblicati su Filodiritto nella sezione Dottrina per ragioni esclusivamente personali, a scopo informativo-culturale e non commerciale, esclusa ogni modifica o alterazione. Newsletter settimanale. Come ho già accennato, il periodo notturno è la fascia di ore consecutive e continue che bisogna svolgere durante l’orario notturno di lavoro, che va dalle 24 alle 5 del mattino. 2. Il lavoro notturno, essendo usurante in quanto tende ad alterare il bioritmo naturale dell’essere umano che svolge questo tipo di attività lavorativa, prevede delle maggiorazioni sullo stipendio. madre dal lavoro notturno, ma solo quando ciò va a detrimento della loro salute e dietro presentazione della documentazione medica. Direttore della Casa Circondariale di Rieti RIETI Al Signor Leo BENEDUCI Segretario Generale O.S.A.P.P. Con il trascorrere del tempo, l’avanzare dell’età può provocare diverse patologie che non consentono al lavoratore di svolgere un’attività in orario notturno. In questo caso è possibile chiedere l’inidoneità al lavoro sottoponendosi alla valutazione medica. Politica, Attualità, Educazione, Lavoro, Esteri, Matematica, Fisica, Biologia, Cifrematica, Medicina, Scienze informatiche, Architettura, Ingegneria, Direttore responsabile: Antonio Zama - Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752, Computabilità delle maggiorazioni dovute per il lavoro straordinario ai fini del Trattamento di Fine Rapporto, Licenziamento per inidoneità sopravvenuta, Art. L’articolo 13 della normativa regola chi deve essere esonerato dal lavoro notturno. In tal senso la Circolare n. 8 del Ministero del Lavoro del 3 marzo 2005, punto n. 18, riconosce il diritto di esonero alla “lavoratrice subordinata, madre di un figlio di età inferiore a tre anni” a al “lavoratore padre convivente” qualora la madre “non abbia esercitato la facoltà di rifiutare l’esecuzione di prestazioni di lavoro notturno”. Lavori con movimentazioni di carico pesante. Buonasera, volevo chiedere una cosa. La caratteristica che più identifica il ritmo circadiano è sicuramente il ciclo sonno – veglia, e le attività lavorative notturne rischiano di alterare questo ciclo o renderlo non riconoscibile dall’organismo, in quanto chi svolge questo tipo di lavori, si trova ad essere attivo fisicamente e mentalmente in un momento della giornata in cui il suo corpo è in uno stato di disattivazione, per questo lo sforzo è maggiore in quanto il corpo è pronto a dormire e invece è costretto ad essere attivo. Fino a 3 anni, la madre (o il padre, in alternativa) NON SONO OBBLIGATI a lavorare di notte. Il lavoro notturno è definito usurante, in quanto può comportare particolari conseguenze negative per l’organismo, soprattutto i lavori elencati sopra che sono più logoranti e stressanti, ma anche i lavori di più lieve entità possono rivelarsi a lungo termine logoranti per il benessere di un individuo. Via Castiglione 81, 40124 - Bologna Esonero dal lavoro notturno, regole, prassi, eccezioni (Francesca Bertinelli). Ecco la lista di chi può avere l’esonero dal lavoro notturno: 1. Orario di lavoro notturno. Il CCNL a cui fa riferimento (per i lavori usuranti riguardanti il settore commerciale, turistico, metalmeccanico, edile e artigiano) regola le attività lavorative notturne con una percentuale fissa che va ad aggiungersi al salario. n.112 del 25 giugno 2008, dalla Circolare ministeriale n.8 del 3 marzo 2005 e del CCNL. Secondo la Corte Costituzionale, la legislazione riguardante le lavoratrici madri tutela la salute della donna e del nascituro ed è tesa ad evitare che alla maternità si colleghi uno stato di bisogno, pertanto, durante le ore notturne, prevale l’esigenza del bambino di avere accanto a sé la madre, avendo la stessa un rapporto bio–fisico con il bambino tale da renderla insostituibile al fine di garantire un suo sano e corretto sviluppo. Dichiara inoltre che il padre, alla data odierna, non ha richiesto di fruire dello stesso beneficio. L’articolo 1 presenta tutte le finalità e le definizioni, il periodo notturno e il periodo di riposo, la modalità dei turni e i tipi di contratto di lavoro. L’articolo 11, comma 2, Decreto legislativo 66 del 08.04.2003, prevede che “non possono essere obbligati a prestare lavoro notturno”: a) la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore ai 3 anni o, alternativamente a questa, il lavoratore padre convivente con lei (questa previsione deve intendersi estesa anche ai genitori non naturali, con figli in adozione o in affido,come affermato dalla Corte Cost.. 26.03.2003, n. 104); b) la lavoratrice o il lavoratore che risulta essere unico affidatario di un figlio convivente di età inferiore ai 12 anni. In caso contrario, quest’ultimo ne avrebbe diritto. Gli straordinari che vengono svolti in orario notturno, aggiungono il 50% in più alla paga regolare. Il decreto citato fornisce le seguenti definizioni di periodo notturno e lavoratore notturno, riprendendo in massima parte quanto già definito dalla normativa precedentemente esistente (D.Lgs. Nella risposta ad interpello 6 febbraio 2009, n. 4; il Ministero del lavoro chiarisce che i benefici vanno collegati ad una effettiva assistenza da parte della lavoratrice o del lavoratore al soggetto disabile. Unlavoratore o lavoratrice che siano gli unici affidatari di un figlioche convive con uno di loro che abbia un’età inferiore ai 12 anni. Inoltre, il CCNL stabilisce i criteri per cui un lavoro svolto di notte sia a norma oppure festivo o straordinario, a seconda delle caratteristiche specifiche e nei giorni in cui viene svolto. Non è possibile, infatti, alterare il ciclo naturale veglia – sonno, attivazione – disattivazione delle funzioni vitali, nella peggiore delle ipotesi questa alterazione a lungo termine può essere dannosa per il corpo e la psiche del soggetto lavoratore e compromettere la salute, soprattutto quando si svolgono attività lavorative notturne che espongono a particolari condizioni, come sostanze pericolose, rumore ed estenuante carico fisico. 18 bis, comma 1, secondo periodo, decreto legislativo 66 del 2003, viene ad integrare ulteriormente il precetto stabilendo che i lavoratori “dissenzienti” rispetto allo svolgimento di prestazioni di lavoro notturno debbano esercitare formalmente il proprio “diritto di astensione”. Viene considerato lavoro notturno la prestazione lavorativa che va dalle ore 24 alle ore 6 ed incide pesantemente sul cosiddetto ciclo sonno-veglia, motivo per cui, in alcuni settori, è possibile ottenere un esonero dalle notti per età. I problemi digestivi sono fra i più comuni, in quanto la regolarità dell’assunzione dei pasti e la concentrazione a consumarli la sera oppure la notte, altera l’equilibrio dell’organismo e dunque il metabolismo. Lavoro notturno con legge 104, il quesito di un nostro lettore:. Cosa vuol dire lavorare di notte. Protocollo n°809/S.R./17 del 20.09.2017 SEGRETERIA REGIONALE Al Signor Provveditore Regionale LAZIO, ABRUZZO MOLISE ROMA e, per conoscenza Al Sig. 612 bis Codice Penale. Come si deve comportare il datore di lavoro, (lettera b) quando il bambino di età inferiore ai 12 anni sia affidato a periodi alterni ad entrambi i genitori? in particolare dalla mia esperienza (su appunto centinaia di lavoratori ed aziende) ti do innanzitutto i Pro ed i contro principali: Per approfondire sappi che le attività lavorative che si svolgono di notte presentano una particolare normativa creata ad hoc per la regolamentazione delle condizioni specifiche a cui è sottoposto il lavoratore. L’arco temporale totale della settimana deve sempre fare riferimento al netto del giorno obbligatorio di riposo, per questo si calcolano sulla base di 6 giorni lavorativi.